Synopsis
“Una Nuova scintilla”, lavoro in collaborazione con l’ANPI provinciale di Ferrara e con il Museo del Risorgimento e della Resistenza, prende origine dalla scoperta della regista di avere avuto un nonno partigiano, tipografo clandestino durante il biennio resistenziale. Uomo silenzioso e discreto, morto quando lei era molto piccola, il tipografo Senofonte Bertoncini, nome di battaglia “Sena”, dopo la Liberazione, fatto quello che aveva considerato un proprio dovere, non aveva più voluto parlarne, continuando semplicemente a fare il proprio lavoro di artigiano.
Arrestato prima del 25 luglio per l’appartenenza ad un vasto gruppo antifascista interpartitico ed interclassista con propaggini in tutta l’Emilia Romagna, che vedeva coinvolti comunisti, azionisti, socialisti, liberali e persino monarchici antifascisti, come il generale Cadorna, in seguito, già nel settembre ’43, aveva iniziato a svolgere attività partigiana nei gruppi che, in seguito, confluirono nella 35° Brigata Garibaldi. Dall’inverno del 1944 egli aveva collaborato con Spero Ghedini, commissario politico delle Brigate Garibaldi ferraresi, nella costituzione di una vera e propria tipografia clandestina.
La curiosità, la volontà di conoscere quell’uomo, riapparso in una foto ritrovata, forse anche la ricerca delle radici, hanno permesso all’autrice, con l’aiuto del presidente dell’ANPI provinciale ferrarese Daniele Civolani, di iniziare un viaggio alla ricerca dei testimoni di quel periodo complesso, drammatico, ma ricco anche di passione e di vitalità.
Il film, completato dopo un lungo lavoro di ricerca, di riflessione, di rivisitazione e ripresa dei materiali, alcuni dei quali conservati nel cittadino Museo del Risorgimento e della Resistenza, focalizza l’attenzione sul ruolo delle donne nella Resistenza e su quello che riuscirono a fare all’interno delle organizzazioni partigiane, nonostante molti uomini non le ritenessero capaci di tanto.
Fu grazie al loro coraggio, e anche sfruttando l’imperante pensiero maschilista che le voleva indistintamente fragili ed incapaci di atti valorosi, che le donne riuscirono a muoversi con un poco più di libertà, portando a termine imprese che, altrimenti, difficilmente avrebbero avuto successo.
Crediti
soggetto e sceneggiatura: Rita Bertoncini
con: Mario Morsiani, Giacomo Marighelli, Darinka Jojic, Eugenio Squalcia, Radames Costa, Gaetano Marani, Velia Evangelist Caleffi, Anja Rossi, Lidia Bellodi, Ormea Lupi, Ferruccio Mazza, il diario di Giorgio Franceschini
fotografia, riprese, suono, montagio: Rita Bertoncini
musica Jaques Lazzari, Giacomo Marighelli, Moreu
voci fuori campo; Eugenio Squarcia, Rosa Cristofori Solitario
testi: Sara Macchi, Rita Bertoncini
realizzato grazie a Orso Franz e il suo Rifugio
in collaborazione con: Museo del Risorgimento e della Resistenza., Archivio di Stato, Istituto di Storia Contemporanea,