Sinossi
A seconda di come la raccontiamo la narrazione della nostra storia può cambiare completamente. Il documentario, ripercorrendo l’ultimo giorno di vita di Mauro Guerra, cerca di restituire spazio, contorni e dignità alla biografia di un uomo determinato e fragile, ambizioso e sensibile che amava Walt Disney, Roberto Baggio e Arnold Schwarzenegger.
Le regole di Arnold per il successo racconta di un giovane di 32 anni laureato in economia e commercio, appassionato di body building e pittura che nel torrido pomeriggio del 29 luglio 2015 è stato messo sotto assedio in casa propria per diverse ore dai carabinieri del suo paese, e dopo aver rifiutato di sottoporsi a un TSO illegittimo è scappato scalzo e in mutande per le strade di Carmignano Sant’Urbano per poi essere raggiunto e ucciso da un colpo di pistola, il prezzo che ha pagato per difendere la sua libertà.
Cos’è successo davvero in quel campo?
Note di regia
Il documentario racconta la storia di una triste vicenda di cronaca che risale al 29 luglio 2015, quando Mauro Guerra perde la vita a causa di un proiettile sparato da un maresciallo dei carabinieri.
“A cinque anni dall’accaduto (2020) abbiamo provato a raccontare un fatto dai contorni molto ambigui. La morte di Mauro Guerra rientra nelle cosiddette morti di Stato, un tema a me molto caro che ho già seguito in passato con il documentario Mi chiamo Massimo e chiedo giustizia e successivamente con le associazioni Acad, Associazione Stefano Cucchi e Sulla mia pelle raccontando il dramma che vivono le famiglie vittime di abusi da parte delle forze dell’ordine”.
Realizzare un documentario di questo genere significa dover trascorrere lunghi periodi con queste famiglie che passato il momento di iniziale interesse con la vicinanza della stampa, degli amici e degli abitanti del posto, successivamente si ritrovano con tutta la loro fragilità a dover combattere da sole battaglie molto più grandi di loro da tutti i punti di vista.
Poter avere vicino associazioni e movimenti come Amnesty e A buon diritto che si occupano di diritti umani e sostengono fortemente queste cause, per loro può essere sicuramente motivo di conforto e un modo per sentirsi un po’ meno abbandonati dalla società.
Le regole di Arnold per il successo è stato selezionato a Impacte Festival 2021, festival dei Diritti Umani della Catalunya, RiFilm 2021 e Visioni Italiane 2021.
Il documentario che ha ottenuto l’importante patrocinio di Amnesty Italia riprende il tema delle “morti di Stato” e attraverso la lettura della sentenza, i filmati, le testimonianze e le perizie, prova a far luce su come siano andate le cose l’ultimo giorno di vita di Mauro.
Crediti
regia: Dario Tepidino
sceneggiatura: Elisa Ravaglia
montaggio: Elisa Ravaglia. Micol Malaguti
voce narrante: Valerio Mazzuccato
color grading: Alberto Vidmar
colonna sonora: Pasquale Citera