Sinossi
Asini, somari, animali. Poche persone ancora oggi tengono in grande considerazione gli animali cosiddetti da soma, il cui destino è stato per secoli legato ad attività in primo luogo il trasporto pesante per l'agricoltura ? che si sono trasformate negli ultimi decenni in virtù dell'utilizzazione sempre più estesa delle macchine in sostituzione degli animali. Movimenti lenti e costanti di portatori di acqua e persone, dalle vaste pianure desertiche fino alle montagne più erte. L'asino come il cammello, il dromedario o anche il suo più immediato parente, il mulo, esprime col suo sguardo mite una anacronistica lentezza, il respiro di un mondo che più che dimenticato si vuole dimenticare. Il film, realizzato per il Festival 'Il gusto della memoria' con sequenze di filmati d'archivio di nosarchives.com di Bracciano (RM), ha vinto il premio Sez. Documentari all'edizione 2013.
Il nonno del regista ha avuto la fortuna di abitare all'isola dell'Asinara perché il padre era una guardia carceraria. Dai suoi racconti dell'isola e sugli asini bianchi che la popolavano si è aperto un mondo immaginifico sulla realtà di questi animali. Un percorso che parte dalla Sardegna, con i suoi vari asini e le rappresentazioni simboliche di questi tracciate nei solchi delle maschere zoomorfiche dei carnevali isolani. Il film è un viaggio che parte dalla memoria di una famiglia di Roccafinadamo, in provincia di Pescara, costretta a emigrare a Milano nei primi anni '60 e arriva fino alla piccola Claudia che, tranquillissima per la loro mansuetudine e divertita dal cavalcarli, da grande vorrebbe fare l'asinara.
Per molte persone dell'Italia rurale l'asino ha rappresentato anche una possibilita' di sopravvivenza: la signora Giovina Balneanti (della famiglia di Roccafinadamo) racconta, dalla sua bocca pluriottuagenaria, che la sua sopravvivenza in Abruzzo molto fu legata alla proprietà di un asino dato che, oltre all'uso come mezzo di trasporto, veniva adoperato per arare la terra e per vendere i prodotti agricoli nei paesi circostanti.
Gli zoccoli nuovi diventa un lento percorso a ritroso, verso le radici del mondo contadino italiano: il film è stato girato tra l'Abruzzo, la Sardegna, la Toscana e l'Emilia, asini e asinari avanzano, senza fretta, indicandoci il buon viatico per decelerare.
"Nel settore 'Documentari' è stato scelto il coinvolgente ed empatico lavoro di Daniele Marzeddu, Gli zoccoli nuovi, sul rapporto tra uomo e asino, che sfata stereotipi ed entra nel mondo animale raccontando frammenti d'Italia e di tradizioni"
(cit. http://www.lagone.it/bracciano-finale-festival-gusto-memoria, 16/09/2013)
Credits
sceneggiatura: Daniele Marzeddu
fotografia: Daniele Marzeddu Paoloreste Gelfo
suono: Alberto Tranchida Pietro Tirella
montaggio: Daniele Marzeddu
musiche: Mikkel Martinsen
produttore: Daniele Marzeddu
partecipazione: Paoloreste Gelfo
formato: 4 : 3
Premi
Documentario vincitore del Festival
"Il gusto della memoria 2013"
di Bracciano (RM).
Selezionato a: 'World Donkey Day' 8 maggio 2014 , Cinema Perla Empoli (FI)
2° edizione Camaiore FilmFestival 2014
Festival delle Terre 2014. International Audiovisual Award of Biodiversity
Sardinia Film Festival 2014
Rassegna documentari 'Le notti orfeoniche', Bologna Estate 2014
Mizzica Film Festival 2014
MAV 2014 Materiali di Antropologia Visiva.
Roma, Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
27-29 novembre 2014