Olga e il tempo: una trilogia cinematografica

Disponibile su Documentando dal 14/01/2023 ore 11:00.

Episodi:

regia:
Cecconello Manuele
durata:
56', 75', 40'
anno:
Italia, 2007-2013
genere:
Ambiente e natura, Cultura e Tradizioni
sito:
https://nevskij.exposure.co/olga-e-il-tempo

Sinossi

Olga Valcauda alleva mucche da latte in Valle Elvo, a nord ovest di Biella (Piemonte).

È figlia unica e ha una quarantina di anni. Vive da ottobre a fine aprile nella cascina di famiglia a Sordevolo, insieme con l’anziana madre. Da maggio si trasferisce con la mandria all’alpeggio e vi trascorre sei mesi di lavoro e solitudine.

Parte prima: epica minima del mattino

Valle Elvo, giugno 2006, dalle ore 5,30 alle 10,00. L’alba di Olga è scandita dai tempi naturali delle cose: il tempo necessario alle mucche per pascolare, quello per la bollitura del latte, per la cagliata del formaggio. I suoi gesti esprimono il fascino essenziale e pragmatico di una tradizione secolare, lo sguardo su di lei sembra richiamare a un rapporto elegiaco col mondo, a una dimensione d’ascolto in tempo reale. In una sorta di “enclave spazio-temporale”, da qualche parte sui monti del Biellese (Alpe La Pissa, Valle Elvo).

Parte seconda: equinozio del pomeriggio

Dopo una sintesi della transumanza primaverile, l'"equinozio del pomeriggio" coglie Olga all'alpeggio estivo intenta alla preparazione del pranzo e, in parallelo, l'anziana madre che, giù in paese, segue la cottura e la fusione del sapone artigianale. Il pomeriggio trascorre sotto l'incombere di un temporale; Olga mantiene il pascolo, irriga il prato, fa piccoli lavori. Le nubi si addensano e la donna attende la pioggia insieme al cane Baldi.

Parte terza: elegia della sera

Il pomeriggio si avvia lento e silenzioso. Passeri, gazze, grilli e cicale fanno da contrappunto allo scrosciare del ruscello. Di tanto in tanto una motosega in lontananza incide il piano sonoro con le sue irregolarità scoppiettanti. Il sole è giallo e avvolgente. Olga riprende il lavoro con metodo. Perimetra i limiti del pascolo e conficca a terra dei paletti per tirare il filo elettrico che dissuaderà le vacche dallo sconfinare. Con la consueta calma rituale, Olga ripulisce la stalla, fa il burro con la zangola a manovella, falcia il fieno, bagna i fiori, cena. Assorta, stanca e lungimirante, scruta placida la pianura baluginante di luci e distanze. È la sera di un giorno qualunque, un 27 giugno di un calendario perpetuo. La donna lascia al silenzio ogni commento, ogni presa d’atto di un tempo immobile e salvifico.

Crediti

Epica minima del mattino
Regia: Manuele Cecconello. Camera: M. Cecconello, Claudio Pidello. Fotografia: M. Cecconello. Location manager: C. Pidello. Assistenza tecnica: Riccardo Giletta. Montaggio: M. Cecconello. Consulenza al montaggio: Enrico Terrone. Musiche: Arvo Pärt, Alfred Schnittke. Produzione: Prospettiva Nevskij 2007. Durata: 56 minuti.

Equinozio del pomeriggio
Regia: Manuele Cecconello. Camera: M. Cecconello, Claudio Pidello. Fotografia: M. Cecconello. Sound design: M. Cecconello. Montaggio: M. Cecconello. Consulenza al montaggio: Pier Paolo Giarolo, Enrico Terrone. Musiche: J. S. Bach, Giulio Monaco. Produzione: Prospettiva Nevskij 2008. Durata: 75 minuti.

Elegia delle sera
Regia: Manuele Cecconello. Camera: M. Cecconello, Claudio Pidello. Fotografia: M. Cecconello. Sound design: M. Cecconello. Montaggio: M. Cecconello. Consulenza al montaggio: Enrico Terrone. Musiche: canti tradizionali piemontesi interpretati da Betty Zambruno, Paola Lombardo, Donata Pinti. Produzione: Prospettiva Nevskij 2008-2013. Durata: 40 minuti.