Sinossi
La presenza dello “straniero” impone alla democrazia una radicale doppia sfida: infatti l'uguaglianza, la giustizia sociale e il riconoscimento delle differenze non esistono allo stato puro, ma si determinano e trasformano l'un l’altra attraverso un incessante confronto. (Stuart Hall, Globalisation and Difference, 2002)
Racconto straniero è un ritratto di gruppo, è un racconto corale. Storie di viaggi, di sradicamento e poi di inserimento nel tessuto sociale della provincia di Modena. I racconti sono fatti in prima persona da un gruppo di immigrati provenienti da aree geografiche diverse, dal Marocco e dalla Tunisia, dalla Nigeria e dal Ghana, dall’Albania, dall’Ucraina, dalla Repubblica Ceca, dallo Sri Lanka.
La scelta nasce dalla convinzione che è proprio nel ritratto di gruppo che si può individuare il momento di massima ricerca di identità collettive come preziosissima fonte documentaria di una più vasta storia sociale.
La dimensione intima del racconto è data dalla scelta di filmare le persone negli interni delle loro case, i loro volti ravvicinati, le fotografie degli album familiari.
Crediti
regia Daria Menozzi
prodotto da Unione di Comuni “Terre di Castelli”
a cura di Elena Busani (Overseas)
fotografia Salvatore Varbaro
montaggio Sergio Smerieri
musiche Antongiulio Galeandro
con Nhari Abderrazak, Amina e Omar Aamari, Said Begar, Abdeljalil Boussaguia, Samira Chitaf, Roshini e Saliya Dassanayake, Nadia e Fethi Ben Dhifallah, Maria Eliaho, Patricia Enriquez, Alena Hauptowa, Milka Kiri, Edmund Memolla, Mohammed El Moudden, Abdellah Nassrallah, Felicia Oti, Brahim Taghatine, Alla Urublyak, Vera e Lodovik Zefi.
34' , Italia 2003
RACCONTO STRANIERO, promosso e prodotto dall’Unione di Comuni “Terre di Castelli”, - Castelvetro, Castelnuovo, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola - è stato realizzato all’interno del Progetto “L’esperienza dell’altro. Percorsi di integrazione civile tra autoctoni ed immigrati stranieri ”.