Sinossi
Ragazzi di pianura è un documentario realizzato dall'Associazione Culturale LA MUSA di Parma nel 2019 col contributo della Fondazione MonteParma..
Un biopic di vita,passioni,amicizie e poesie dell'Avvocato Gian Carlo Artoni (1923-2017) realizzato in 12 mesi di scrittura,riprese e montaggio.
Un medio metraggio che attraverso un testimonial d'eccezione come Artoni racconta l'atmosfera culturale della città di Parma dagli anni '40 agli anni '60, tanto vivace da porla al centro del panorama nazionale, come “Città della Cultura”.
Attilio Bertolucci,Roberto Tassi, Carlo Mattioli, Pietrino Bianchi, Aldo Borlenghi, Francesco Squarcia, Mario Luzi ed altri protagonisti si distinsero per iniziative importanti nell'ambito cittadino. La loro presenza catalizzò sulla città l'attenzione e l'interesse a frequentarla di altri intellettuali tra cui spiccavano Pier Paolo Pasolini, Vittorio Sereni, Antonio Delfini, Enzo Biagi. e l'editore Ugo Guandalini.
Si misero in atto iniziative importanti come la rivista letteraria e culturale a diffusione nazionale “Palatina”. Il Convegno sul Cinema Neorealista del 1954, sempre col sostegno generoso dell'industriale Pietro Barilla. La sua collezione pittorica occupava per intero il suo bell'appartamento su Piazzale della Pace e come nella sua vita e nel film rivestiva uno spazio particolare e narrativo molto importante. Sulle pareti campeggiavano opere di Latino Barilli, Carlo Mattioli,Remo Gaibazzi ed altri pittori da Atanasio Soldati a Maccari a Morlotti a Guttuso, facendo di Artoni un importante collezionista della pittura e dell'arte del novecento.
Poi la sua poesia, una costante artistica che maturata a soli 18 anni con l'opera giovanile “Pianura” assieme ad altri coetanei, riemergerà prepotentemente all'età di 90 anni. Insonnia e creatività occuperanno i suoi ultimi tre anni, contribuendo a scrivere e pubblicare quasi 500 poesie confluite in tre libri.
La mia cinepresa raccolse nel tempo di 8 mesi i suoi racconti di vita, le amicizie, le passioni, l'impegno culturale e i suoi versi. Di solito c'incontravamo dopo le ore 11 o dopo le 16 per due ore di riprese, fino a tre mesi prima della sua scomparsa.
Ecco come giorno dopo giorno la sua voce, il suo sorriso, la sua risata divertita, il suo umorismo tagliente, distillato tra un caffè e l'altro servito dalla badante ucraina Vera, hanno dato forma e contenuti al mio cinema, in questo ritratto di Gian Carlo Artoni e della sua Parma.